L1 (Fabrizio De Andrè): salire in placca superando un primo muretto, 6a, proseguire su tratto abbattuto, 5b, quindi affrontare un muro verticale, 6a, che conduce dopo un piccolo blocco resinato ancorato con un ferro ad una bellissima fessurina bianca, 5c, dopo una clessidra superare un bombamento con buone prese, 6a, quindi traversare decisamente a sinistra ad una sosta da calata con 2 resinati e 1 fix, 35 m
L2 (L’Altra Faccia del Vecchio – W. Savio, 2013): salire un muretto in direzione di un resinato, 6a, quindi affrontare la placca verso un fix leggermente a sinistra, 6a, uscire su comoda cengia con sosta con catena che si moschettona, quindi spostarsi 5 metri a destra ad una seconda sosta con catena sotto un pilastro di roccia compatta, 20 m
L3 (L’Altra Faccia del Vecchio): dalla sosta partono due linee che salgono il pilastro compatto, una a resinati a sinistra decisamente più dura, ed una a fix leggermente a destra che seguiamo. Salire sfruttando una piccola fessurina sulla sinistra, 6a, quindi affrontare la placca compatta e verticale con movimenti verso destra, 6b, proseguire su bellissime gocce prima più appoggiate poi verticali, 6b+, ed uscire sullo spigolo arrotondato, 6b, quindi raggiungere la sosta con catena incrociando la Via del Vecchio, 20 m
L4 (L’Altra Faccia del Vecchio): dalla sosta si dipartono due linee, affrontare quella di destra con 1 resinato di partenza poi fix. Salire un muro iniziale, 6b, poi affrontare la placca con leggero andamento verso destra, 6c, raggiunta una fessura salirla, 6a, quindi obliquare verso sinistra superando dei blocchi staccati ancorati con ferri, salire ancora un bombamento, 6b, sosta su 2 fix da collegare, 30 m
L5 (Nadia – A. Antola, L. Boni, A. Bottino, F. Ferraresi, marzo 1979): qui sono presenti 3 linee: una a destra con fix artigianale verde appartente alla Via Chiodi di Garofano, quella centrale con 1 fix e passo boulder (?) ed una a sinistra a fix della Via Nadia, noi seguiremo quest’ultima, fino ad immetterci sulla Via del Vecchio. Salire verso sinistra, 5c, ed aggirare un muretto liscio tornando poi verso destra, 5a, salire quindi in placca, 3, qui ci si congiunge con la Via del Vecchio: spostarsi leggermente a sinistra poi uscire con passaggio delicato verso destra, 5b, sosta su resinati, 30 m
L6 (Il Vecchio – A. Casula, A. Grillo, V. Simonetti, marzo 1973): direttamente alla cima, 3, sosta su albero, 20 m.
Discesa:
A: dall’uscita seguire il sentiero che in breve porta alla croce della vetta, seguire verso sud il sentiero che scende nel bosco, al primo bivio prendere a destra, al secondo ancora a destra raggiungendo così la cengia alla base della Testa dell’Elefante, che si segue fino ad un piccolo sentiero che taglia a destra e porta alla strada sterrata che si segue fino alla macchina, ore 0,40.
B: seguire il sentiero e poco prima della croce di vetta prendere il sentiero che scende costeggiando la parete verso nord est, tenere sempre la sinistra fino ad una caratteristica grotta, proseguire costeggiando la parete di Perti Nord fino a raggiungere lo Spigolo Nord di Perti, dal quale in breve si ritorna alla partenza della via. Ore 0,20.