Calanque de l’Oule – Traversée des Ecureuils

Calanque de l'Oule - Traversée des Ecureuils - Terzo tratto della Traversée du Devenson

La Traversée des Ecureuils alla Calanque de l’Oule è il terzo tratto di una lunghissima traversata detta Traversée du Devenson. Questo itinerario alterna brevi tratti di arrampicata classica a tratti su tracce e cenge, regalando la possibilità di esplorare questo luogo estremamente selvaggio e fuori dalle mete turistiche più battute. 

La Traversée des Ecureuils parte dalla Creux de l’Oule e si conclude al Trou du Serpent, un caratteristico buco attraverso il quale si sbuca dal versante selvaggio della Calanque de l’Oule a quello più frequentato di En-Vau, costeggiando alcuni impervi settori di arrampicata tra cui il mitico settore del Futurs Croulants. Qui dimenticatevi pure dello smartphone: isolamento dal campo telefonico assicurato!

Gianni sui primi tratti di traversata, sotto il Futurs Croulants

Zona: Calanque de l’Oule

Sviluppo arrampicata: 350 metri

Apritori: Philippe Bernard, Marc Lucchesi, Célestin , Marcelle et Rose Manucci, Vincent Tricoire, Henri Vincent nell’autunno 1928

Tipo di apertura: dal basso con chiodi tradizionali

Esposizione: prevalentemente sud

Protezioni: fix, resinati, chiodi tradizionali 

Difficoltà: 5c, 4c A0 obbl. 

Note: il 5c è riferito ad un unico muretto ad inizio traversata. E’ opportuno considerare che si tratta di un itinerario alpinistico, un po’ da ricercare e con qualche protezione eterogenea

Equipaggiamento: normale da arrampicata (scarpette non necessarie, considerare di arrampicare con scarpe da avvicinamento adatte), eventualmente utile qualche friends se non ci sente sicuri

Accesso: raggiungere il parcheggio della Gardiole, che si trova sula strada che collega Cassis a Marsiglia

Avvicinamento: dal parcheggio seguire la strada asfaltata in direzione del Col de la Gardiole, che si raggiunge. Qui seguire la strada sempre asfaltata che scende a destra in direzione di En-Vau, raggiungendo in breve la Maison Forestiere che si aggira sulla destra. Si prosegue dunque lungamente su strada sterrata che diviene cementata dove la pendenza si fa più accentuata e, dopo qualche tornante, scende il vallone giungendo ad un incrocio con rastrelliera per parcheggio biciclette. Abbandonare la grande strada precedente e svoltare a destra su sterrata dove subito a sinistra sale il sentiero con segnavia marrone (se si è in bicicletta si può proseguire lungo tale sterrata che aggira la grande pendenza salendo lungamente).

In entrambi i casi si giunge dunque ad un grande spiazzo asfaltato (Col de l’Oule) con rastrelliera per parcheggio biciclette.
 
Qui si scende lungo il segnavia verde fino ad un punto in cui il sentiero gira decisamente a destra (presente sulla sinistra un tronco di sbarramento). Qui si diparte una traccia a sinistra che si inoltra nella boscaglia scendendo il fondo del vallone in direzione del mare. Giunti poco prima della scogliera in vista del mare, prendere una traccia che sale decisamente a sinistra per circa 50 m e poi attraversa a destra aggirando uno sperone. Conviene prepararsi prima di aggirare lo sperone. Ore 2.00.
 
Primi tratti di traversata
Le rocce tafonate del settore Sébastien
Le rocce tafonate del settore Sébastien

Relazione

Girare lo sperone e scendere lungo una vaga fessura (terreno esposto), I, scendere ancora su vago sperone aperto, quindi traversare verso destra (viso a monte) reperendo la sosta su 2 clessidre e fix.
Qui scendere sempre verso destra (presenti alcuni vecchi chiodi), III (eventualmente è possibile una calata), quindi seguire la larga cengia con grande albero e risalire raggiungendo la base della parete, sosta su resinato. Qui, alzando lo sguardo sulle pareti vediamo a sinistra il settore Toujourjamais e a destra Futurs Croulant con il suo mitico tetto.
 
Traversare brevemente su cengia gialla e salire la fessura patinata con 2 fix, 5c, uscendo con andamento verso destra, sosta su 2 fix di Les Futurs Croulants. Dalla sosta su resinato eventualmente è possibile anche traversare a destra per placche senza salire la fessura patinata. Da inizio traversata abbiamo percorso circa 130 m di sviluppo.
 
Traversare scendendo, II, sosta con catena, 20 m
 
Continuare a traversare passando vicino ad un tronco secco quindi salire il canale detritico fino a raggiungere le pareti, continuare verso destra passando lungo una zona sabbiosa sotto splendide formazioni rocciose tafonate: ci troviamo sotto il settore Sébastien.
 
Salire un breve canale giallo, II, sosta su grosso albero con cordone. Dalla sosta con catena abbiamo percorso circa 100 m.
 
Traversare circa 10 metri quindi scendere circa 20 metri e spostarsi a destra ad un intaglio che permette di risalire ad una spalla vicino ad una balconata con gendarmi.
Proseguire per traccia orizzontale fino a raggiungere una linea di resinati che si ignora, sosta su resinato, 10 metri.
 
Scendere leggermente scavalcando un albero coricato, poi salire verso destra (fix in partenza), III+, proseguire verso destra lungo grande albero secco, quindi salire lungo vaga fessura-canale (presenti chiodi) in direzione di un grande pino con cordoni su cui si sosta, 30 m. Siamo appena entrati nel settore Trou du Serpent.
 
Salire ancora su canale terroso ad un secondo pino con cordoni e circa 5 metri dopo infilarsi scendendo in un buco a terra (chiamato appunto Trou du Serpent) da cui si esce nell’altro versante in vista En-Vau.
 
Da questo punto è possibile scendere a destra verso En-Vau (passi di III in disarrampicata), oppure salire verso un resinato che conduce ad un canale con tracce che portano al Belvedere di En-Vau, quindi con sentiero segnavia blu tornare al Col de l’Oule.
 
Discesa: rientro dal percorso di salita. Ore 2,15.
Dafne sull'ultimo tratto di traversata
Il caratteristico Trou du Serpent

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Foto-relazione

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