Pianarella – Via Tempio della Gioventù Psichica

Pianarella - Via Tempio della Gioventù Psichica

La Via Tempio della Gioventù Psichica al Pianarella, è un’impegnativa arrampicata libera con protezioni distanziate ed elevato grado obbligatorio. Relazione Scritta dalla guida alpina Sabrina Zunino.

Sabrina Zunino in arrampicata

Sabrina Zunino si racconta

Sono Sabrina Zunino e svolgo la professione di Guida Alpina dal 2021 avendo terminato il ciclo di formazione da Aspirante Guida Alpina nel biennio 2019/2020 e completato il passaggio a Guida Alpina nel 2023
Sono nata a Savona e mi appassiono alla montagna da bambina, grazie alle gare di Sci che mi hanno insegnato i valori a me più cari, dall’amicizia alla dedizione a alla tenacia
Sono stata atleta della squadra nazionale di sci freestyle dal 2002 al 2006 e nel mentre terminavo i corsi di formazione professionale da maestra di Sci Alpino e allenatore. Dal 2006 al 2009/2010 collaboro come “assistant coach” con la squadra nazionale Americana di Sci Alpino, dove mi dedico agli atleti delle discipline tecniche. Nel 2009 conseguo anche il titolo di allenatore federale di III livello. La mia passione totalizzante per la montagna nasce e cresce dal 2010 in avanti, l’anno della mia laurea (ndr. Sono laureata in Odontoiatria), iniziando dallo sci alpinismo e avvicinandomi subito all’arrampicata sportiva. Da lì, alla montagna il passo è breve… e così eccomi qui a inseguire l’inutile sulle pareti e i fuoripista delle Alpi e, magari, oltre!
 
Partner:
Partenza del traverso di L6, foto Sabrina Zunino

Finaleros back to the 80s

Il Tempio della Gioventù Psichica, Prima ascensione femminile

 
È fine novembre, a Finale fa caldo per il periodo e si può scalare ancora all’ombra, approfittando di un’ottima aderenza anche sulle tacche e le gocce dei tiri storici dei “finaleros”
Dopo qualche giorno per riprendere confidenza coi boulder di dita, mi ritrovo su “Line” a Pianarella, una via di recente creazione di Lorenzo Cavanna, stupenda!
Così mi viene la fregola di ripetere la vicina “Il Tempio della Gioventù Psichica” via storica anni ‘80, chiodata da Gerardo Fornaro: la relazione sulla guida di Andrea Gallo la descrive come “la più bella ed impegnativa via del Paretone”
Mi accordo con un ignaro malcapitato, che non apprezzerà affatto la severità dei gradi “in lire”e ci troviamo all’attacco. Per tutta la via l’ingaggio è costante. I tiri sono uno più bello dell’altro, escluso il primo, su roccia quanto meno dubbia. Purtroppo le protezioni sono un po’ vetuste, e, vista la bellezza della linea, meriterebbero una rinfrescata, categoricamente mantenendo l’ingaggio originale come espressamente richiesto dal chiodatore.
Quando finalmente sbuco in cima all’altipiano, veramente soddisfatta dell’arrampicata, leggo il messaggio di Gerry, a cui avevo scritto la sera precedente per chiedere info:
“Ciao, dovrebbe essere abbastanza a posto ..6c obbligatorio su tutti i tiri tranne il primo…chiodatura sportiva ma accettabile. Potresti fare prima femminile!”
E successivamente:
“..la libera del 2tiro è 7c/8a a cura di un tizio forte della Val di Mello..”
Ah! Ecco perché sul secondo tiro c’ho piantato due staffate che mi sono sentita Zappelli! Però dai… la prima ascensione femminile l’ho fatta, e senza neanche saperlo!
 

Zona: Orco Feglino

Sviluppo arrampicata: 180 metri

Apritori: Gerry Fornaro, Giovanni Gregoretti, Corrado Pizzorno nel 1980

Tipo di apertura: dal basso con chiodi tradizionali e spit, ora richiodata dall’alto con qualche variante

Esposizione: ovest

Protezioni: resinati

Difficoltà: 7c, 6c obbl.

Note: (Sabrina Zunino) bellissima! Cordini in via (due) e alle soste non affidabilissimi. Meglio avere proprio materiale per attrezzare le soste. Le soste non sono sempre su due resinati

Equipaggiamento: normale da arrampicata 

Accesso: dal casello di Feglino, scendere in direzione di Finale, parcheggiare poco dopo il bivio per Orco.

Avvicinamento: il sentiero parte nei pressi di una cappelletta, seguirlo fino ad un ometto che indica una traccia verso destra che in breve porta al punto più basso della parete, salire un canale ripido con rocce (passi di I°) si oltrepassa la partenza della Via INPS e poi della Via Amicizia,  la via attacca su placca gialla un po’ sabbiosa subito dopo un vago spigolo, ore 0,20.

Relazione

L1: placca gialla e vago diedro 6b, delicato, uscita su terra, radici e zolle fino alla sosta, 30 m

L2: dalla sosta verso destra, placca tecnica e delicata, 7a+, poi tettino atomico, 7c 20 m

L3: leggero strapiombo giallo a buchi, 6c+, finita la sezione più dura si esce verso destra e dall’ultimo fittone, con lungo runout si sale lungo la fessura a sinistra fino alla comoda sosta su cengia, 35 m

L4: apoteosi di gocce su roccia grigia, chiodatura briosa, passo duro azzerabile, 7a e 7a+, sosta su 2 resinati in comune con la Via dell’Amicizia, 35 m

L5: dalla sosta per vegetazione (via originale), 2, oppure speroncino a sinistra con resinati (variante Lanza- Sellone), 6a, in entrambi i casi portarsi sotto l’erosione gialla e per strapiombo a grosse prese 6b+, 6c, giungere in sosta, 

L6: traverso verso destra ben protetto e succcessiva placca con chiodatura chilometrica, 6c+, 20 m

L7: placca e tettino, 6c, 20 m

Discesa: dall’uscita delle vie seguire una traccia che in breve porta da un sentiero più definito, che si segue per circa 200 metri verso sinistra fino ad una traccia che taglia ripida a sinistra nel bosco, dopo circa 100 metri si raggiunge nuovamente il sentiero principale che scende verso sinistra, raggiungendo la strada presso la cappella, ore 0,30.

Foto-relazione

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